Il progetto Apulia Smart Drivers
di Andrea Bosco
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
È noto che la sicurezza sulla strada richieda l’integrazione di almeno tre macro-fattori in equilibrio dinamico tra loro: fattore tecnico – qualità del veicolo, manutenzione dell’asfalto; fattore umano – efficienza percettiva, motoria, cognitiva, atteggiamento, comportamenti e personalità; fattore situazionale / ambientale – le condizioni climatiche, differenza tra tipi di strade e condizioni del traffico (Evans, 1991). È altrettanto noto che il fattore che si dimostra critico per la sicurezza della guida è certamente il fattore umano, se è vero che l’ISTAT (2018) ha censito come causati dal fattore umano 175.000 incidenti (90% del totale), con più di 240.000 feriti, più di 3.000 vittime e con costi complessivi di circa 17 miliardi di euro. A dispetto di questa chiara “supremazia” dell’essere umano nel causare gli incidenti e del principio per cui le caratteristiche intrinseche all’essere umano che entrano in gioco sono di natura fisica ma anche mentale e psicologica, gli studi sulla prevenzione degli incidenti solo marginalmente si occupano in prospettiva psicologica delle variabili umane che potrebbero aumentare la sicurezza sulla strada, mentre potrebbero essere molto più approfondite per poi lanciare campagne e interventi, più efficaci di quelle finora realizzate, in grado di modificare significativamente i comportamenti dei guidatori.
Osservando lo stato dell’arte, emerge chiaramente che l’unico momento in cui la componente umana viene presa in esame prima di sancire l’idoneità alla guida, è all’atto dell’acquisizione della patente. Provando a definire l’idoneità come una condizione o uno stato determinato da molte variabili e caratterizzato dalla presenza di sufficienti requisiti fisici, cognitivi e psico-socio-comportamentali tali da garantire la mobilità in sicurezza alla guida di un mezzo di locomozione, il miglior modo per misurarla con un buon grado di affidabilità è ancora l’esame su strada. Però diverse Istituzioni e Governi nel mondo hanno individuato o stanno mettendo a punto degli indicatori affidabili e ripetibili dell’idoneità in grado di sostituirsi parzialmente / integrare la prova su strada. Per esempio, sul versante tecnologico abbiamo simulatori di guida e simulatori di alcuni prerequisiti alla guida (Caffò et al., submitted). Sul versante della valutazione tradizionale, abbiamo interviste sui comportamenti assunti alla guida e sugli atteggiamenti (Craven, 1994; Sommer et al., 2018, Spano et al. 2019). Quando l’indagine riguarda guidatori di lungo corso, si possono registrare in modo oggettivo le frequenze di incidenti, le sanzioni ed il ritiro della patente.
Apulia Smart Drivers è un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Puglia (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 6 del 18-1-2019) che ha come attori coinvolti il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università di Bari e come partner la Commissione Medica Locale della ASL BA oltre ad altri attori coinvolti nel ruolo di consulenti scientifici o come operatori sul campo impegnati nelle rilevazioni e nelle valutazioni cliniche. Ha lo scopo di mettere a punto un protocollo integrativo che prenda in esame variabili cognitive, di personalità, relative a comportamenti e atteggiamenti al fine di ottenere una migliore predizione del rischio di condotte connesse con la sicurezza sulla strada. Lo studio parte da un’analisi di prevalenza dei comportamenti a rischio e intende concentrarsi, in particolare, su due gruppi di guidatori particolarmente importanti perché ritenuti più fragili (per ragioni differenti): i neopatentati e i patentati anziani. A tal fine, sono stati individuati e registrati molti predittori della sicurezza alla guida, tutti di specifico interesse della psicologia, della neuropsicologia, della psicometria, della medicina legale e forense. Quale criterio il progetto adotta principalmente un simulatore di requisiti alla guida che costituisce uno standard riconosciuto internazionalmente: la batteria di test denominata Vienna Test della Società austrica Schuhfried (DRIVESC-Versione-03; Schuhfried Gmbh, 2016). Il team di ricerca, adotta anche un secondo simulatore (VCR-2003, Fiat Autonomy) che è in carico alla Commissione Medica Locale della ASL BA quando, in alcune condizioni particolari, può essere utile integrare la valutazione. Il team di ricerca ha iniziato a lavorare su questo argomento da diversi anni. La road map di avvicinamento al progetto finanziato ha visto alcuni momenti di confronto scientifico, attraverso convegni e seminari, con altri portatori di interesse, la messa a punto di un progetto formativo universitario – un master – che avrà al suo interno, tra le altre, una parte sulla valutazione dell’idoneità alla guida, nella prospettiva fattori umani. Questo impegno formativo in fase di realizzazione ha permesso di vincere un premio sulla sicurezza stradale (Premio Nazionale Sicurezza Stradale “Basta sangue sulle strade” 2017; Milano) e la pubblicazione di alcuni lavori scientifici internazionali sul tema della sicurezza e della valutazione dell’idoneità alla guida (Spano et al., 2019; Caffò et al., submitted; Tinella et al., in preparation).